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I Calendari "Maya" non riconosciuti dalla Tradizione. L'origine di questa disinformazione



Siamo rimasti sorpresi di trovare nel mondo occidentale informazioni su di presunti calendari Maya che purtroppo però non hanno nulla a che fare con la Tradizione Maya.

Questi calendari contengono una serie di errori riguardanti la correlazione, il significato, la tradizione mistica e un ritardo nel conteggio del tempo Maya, e non rispettano l’azione degli Anziani e delle Anziane che per secoli hanno salvaguardato l’accuratezza, la purezza e la veridicità delle informazioni originarie. Tra questi non calendari Maya, in particolare, data la sua diffusione vogliamo spendere due parole su quello di Josè Arguelles.

Abbiamo studiato a fondo l’origine di questo altro calendario e ora sappiamo che tutto è iniziato con il processo di invasione occidentale delle terre d'America.

Sfortunatamente, il fanatismo religioso e il pensiero oscurantista erano molto presenti nella religione professata in Occidente a quel tempo e anche queste attitudini arrivarono in America con gli spagnoli con tutto il loro carico di pregiudizi e la loro visione ristretta in cui tutto era percepito come peccato e demoni.

Quindi l’invasione spagnola nel Mesoamerica non fu solo una razzia di terre e risorse e il genocidio di un popolo, ma fu anche un’azione capillare di distruzione culturale e conoscenze di una Tradizione percepita come eretica.

Nel corso di questo processo, paragonabile solo al fuoco della biblioteca di Alessandria, vennero accesi migliaia di falò in cui furono bruciati migliaia di codici Maya e steli e monumenti furono smantellamenti. Inoltre, a causa della sua follia, furono sacrificati nel fuoco molti dei capi indigeni e dei saggi. Uno delle figure più rilevanti che condusse questa azione fu il sacerdote inquisitore Don Diego De Landa.

Fortunatamente, nel mondo Maya i grandi profeti e visionari, in particolare Tekumamchu, avevano annunciato questi eventi come parte del ciclo del B'elejeb Tiku (il ciclo delle nove oscurità) in cui il continente americano sarebbe passato attraverso un processo inevitabile di repressione e oscurità.

Così, all’inizio dell’invasione spagnola, grandi saggi furono trasferiti e nascosti nelle aree più sicure della giungla, sulle alte montagne, in Honduras e nel Paxil. Questo ha permesso di conservare e proteggere la Tradizione del popolo Maya fino ad oggi.

In seguito alla distruzione, quando il re Carlo V chiese a Fra Diego De Landa di ricostruire le informazioni che così erano andate presumibilmente distrutte, il sacerdote si impegnò a raccogliere dati, per lo più errati, e a partire da ciò pubblicò uno scritto “La relazione della conquista dello Yucatan”, in cui riportava le sue informazioni errate su 3 dei 20 calendari Maya.

È sorprendente come queste informazioni travisate siano state poi prima prese in considerazione e confermate dagli archeologi e siano finite poi nelle mani del signor Arguelles, che dal ventesimo secolo le ha utilizzate per creare il suo presunto calendario galattico-Maya.

Ovviamente questo calendario è da ogni punto di vista lontano dalla realtà del sacro Cholqij, il calendario del popolo Maya.

Il Calendario Sacro Maya è fortemente connesso ai numero 20 e 13. Il numero 20 rappresenta il winaq (parola Maya che significa 20 e contemporaneamente uomo) e fa riferimento alle 10 dita delle mani che rappresentano le 10 energie cosmiche e alle 10 dita dei piedi in connessione alle 10 energie telluriche. Il numero 13 è connesso alle gradazioni di queste 20 energie nei loro 13 livelli di potenzializzazione. Da qui il sacro 260, che rafforza anche l'uomo Cholqij, perché questi 260 + 13 giorni sono nel calendario occidentale 9 mesi, in un chiaro riferimento al tempo di gestazione dell'essere umano.

Il Calendario Sacro Maya non è galattico, e nel mondo Maya esistono calendari galattici noti come Choltun (260 anni tun) e Nima Qij (67.600 anni tun), così come altri calendari che si riferiscono ai cicli del sistema solare e, inoltre, sono in correlazione con la nostra galassia. Ne abbiamo anche uno che gestisce questo nostro universo e altri che consideriamo divini perché sono in relazione a altri universi.

Il Calendario Sacro Maya non è un calendario lunare, per questo abbiamo il calendario Iktun che gestisce i cicli lunari.

La totalità delle nazioni Maya accettano e condividono gli stessi cicli di calendario. Siamo tutti concordi su quale sia e come funzioni il Cholq’ij, i suoi cicli di tempo e le energie che gestisce, in linea con la visione del mondo dell'intera popolazione Maya.

Questa saggezza è un'eredità antica che viene insegnata fin dalla più tenera età e che usiamo nella nostra vita personale e comunitaria e che è coerente con i cicli della nostra storia.

La sua veridicità può essere verificata attraverso i codex che il mondo occidentale conosce e in quelli che sono protetti nelle nostre comunità, così come nei diversi Memoriali e nei diversi Chilam Balam, documenti Maya scritti in lingue Maya ma con scrittura occidentale (venti nell'area Maya del Messico, ottanta nell'area Maya del Guatemala, ad esempio il memoriale di Xajil, e altri venti nei restanti paesi centroamericani).

Il calendario galattico di Arguelles non è Maya, si basa sui dati poveri ed erronei di Da Landa, connessi con informazioni tratte dagli I Ching, una tradizione orientale che rispettiamo, ma che non è anche Maya. Questi sono i fatti al di là di ciò che Arguelles ha sostenuto. Il fatto che poi nel suo approccio tardivo con Anziani e Anziane della Tradizione, alcuni di noi abbiano accettato in regalo da lui il suo libro, non significa che il suo lavoro sia stato accettato da noi come parte della nostra Tradizione come lui ha poi affermato.

La Tradizione Maya viene da un processo millenario di esperienze e di saggezza e riteniamo che i quindici milioni di Maya che vivono in MesoAmerica meritino rispetto. Senza dubbio, una persona al di fuori del popolo Maya non può arrogarsi il diritto di mescolare il calendario del sacerdote inquisitore con la mistica e la tradizione di un intero popolo millenario.

Il calendario del popolo Maya è reale ed è una vera Tradizione, lo seguiamo e continueremo a usarlo ed è per questo che siamo vivi.

E come noi Nima Ajq'ij diciamo in riferimento al popolo Maya: siamo stati ieri, siamo oggi e saremo domani”.

Parole di Anziani Maya


Su Wikipedia potete trovare quanto segue Josè Arguelles “è noto soprattutto per aver teorizzato il Dreamspell o Calendario delle 13 lune, un raffinato sistema di conteggio del tempo dedotto da una interpretazione del calendario Tzolkin dei Maya, dei I Ching e di altre fonti esoteriche”.

Anche il “giorno fuori dal tempo” teorizzato sempre da Arguelles non ha quindi niente a che fare con la Tradizione Maya.



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